Combattere l’influenza con l’Alimentazione

Combattere l’influenza con l’Alimentazione

Come ogni inverno, ci troviamo a fronteggiare un’emergenza che mette, spesso e volentieri, la nostra Salute a repentaglio.

Stiamo parlando dell’arrivo del virus influenzale che, di norma, accompagna i primi freddi autunnali, fino a perdurare per tutta la stagione fredda.

Se la prima forma di prevenzione resta senza dubbio la somministrazione del vaccino antinfluenzale, anche nutrirsi adeguatamente attraverso l’assunzione di alimenti strategici, rappresenta un alleato fondamentale per il benessere del nostro organismo e per una prevenzione efficace.

Alimentazione Antinfluenzale: frutta e verdura a volontà

Per costruire una vera e propria barriera contro l’influenza e i disturbi da raffreddamento, non c’è nulla di più efficace della vitamina C e delle sue proprietà benefiche.

Tra le principali fonti di questa preziosissima sostanza troviamo al primissimo posto la frutta, in particolare, è possibile reperirla in abbondanza nei kiwi e nella papaya (che ne contengono tra i 50 e i 100 mg per 100 g), oltre che negli agrumi (arance, mandarini, pompelmi e limoni), che ne assicurano però una dose leggermente inferiore (circa 30-50 mg ogni 100 g).

Anche tantissime verdure possono vantare un’alta concentrazione di vitamina C, come i broccoli e i cavolini di Bruxelles (con oltre 60 mg di vitamina C ogni 100 g di prodotto cotto), oltre agli spinaci e al tarassaco.

Una condizione da tenere presente quando si fa riferimento alla vitamina C, detta anche acido ascorbico, è che le molecole che la compongono sono molto sensibili alle variazioni di temperatura.

Per questo motivo è consigliabile consumare gli ortaggi crudi o al massimo cotti al vapore, mentre per quanto riguarda le spremute e le centrifughe, la soluzione ottimale sta nel consumarle appena preparate, evitando che perdano ulteriori nutrienti.

Dopo frutta e verdura, anche il più classico dei rimedi della nonna sembra avere grandi proprietà questa volta nell'ambito della cura dei sintomi, anziché nella prevenzione.

Il brodo, infatti, è una delle migliori medicine quando si è attanagliati da febbre, tosse e raffreddore, insieme alla sempre efficace aerosol terapia, grazie alle sue proprietà antibiotiche e anti mucolitiche.

Una pietanza che può diventare un piatto completo con l’aggiunta di piccole quantità di riso integrale o farro (carboidrati), un filo di olio extravergine di oliva a crudo (grassi buoni) e del formaggio grana o parmigiano in scaglie (proteine animali).

Anche l’idratazione è importante…

Non ci stancheremo mai di ripetere quanto l’introduzione della giusta quantità di liquidi durante l’arco della giornata sia fondamentale per la salute del nostro organismo, a maggior ragione quando cadiamo vittime di uno stato influenzale o di un malanno stagionale.

Una buona abitudine che favorisce l’eliminazione delle scorie e delle tossine prodotte dall'organismo ammalato, e che contribuisce a scongiurare la possibilità di disidratarsi durante la malattia, soprattutto se quest'ultima è accompagnata da squilibri intestinali.

In questo senso, è buona norma assumere due litri di acqua naturale non troppo fredda al giorno, sforzandosi di ingerirne anche piccoli sorsi durante le 24 ore, senza arrivare mai alla sensazione di arsura e bocca secca.

In alternativa, per spezzare la monotonia, possono aiutare tisane dolcificate con miele, spremute ed estratti.